Ritardi nelle consegne delle auto

Le difficoltà aumentano, ma anche le soluzioni

Se fino a pochi mesi fa la causa principale dei ritardi nelle consegne delle vetture era imputabile alla produzione (su tutte la carenza di microchip), ora l’attesa degli automobilisti si allunga anche per ragioni di logistica. 

Uno dei principali poli ferroviari tedeschi, dove passa un’ampia fetta delle auto in consegna in Europa, è in ristrutturazione. La grande quantità di veicoli che venivano trasportati h24 su rotaia, attraverso l’Ucraina, ora può viaggiare solamente di giorno.
Inoltre, è scarsa la disponibilità di autisti di bisarche, che trasportano le vetture negli “ultimi chilometri”; quest’ultima complicazione è dovuta al fatto che più della metà dei trasportatori di bisarche nel nostro Paese, e in Europa, proviene dall’Ucraina.

Per evitare che i clienti del noleggio a lungo termine si trovino in difficoltà, UnipolRental ha adottato diverse soluzioni.
Per le aziende e i privati in scadenza di contratto viene offerta la possibilità di ampliare il periodo temporale di utilizzo del proprio mezzo o la possibilità di usufruire, fino all’arrivo della nuova vettura ordinata, di veicoli in preassegnazione.
Un’ulteriore soluzione è scegliere veicoli acquistati anticipatamente.  
«Nel 2023 verranno messi a terra 10mila veicoli di tutte le fasce, veicoli commerciali inclusi» conferma Andrea Compiani, Chief Commercial Officer di UnipolRental.

Pur persistendo, nella consegna puntuale delle auto, difficoltà per l’intero settore dell’automotive, le diverse realtà si stanno adoperando con forza per far fronte ai ritardi della produzione e della logistica. Una speranza che questa situazione si risolva la offre anche l’UE: il Consiglio e il Parlamento d’Europa hanno di recente trovato un accordo per investire 43 miliardi di euro nella produzione di semiconduttori nel Vecchio Continente. Questo permetterà di dipendere meno dai microchip prodotti all’estero e di velocizzare anche i tempi di produzione delle vetture.