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27/08/2024
Guidare in stato di ebbrezza non è solo pericoloso per chi guida e per gli altri ma è anche severamente punito dalla legge.
Il legislatore, infatti, ha introdotto, fin dal 30 aprile 1992 (d.l. 285 art. 186), l’utilizzo - da parte delle Forze dell'Ordine preposte al controllo stradale - dell’etilometro, cioè di uno strumento che permette di rilevare agevolmente il valore di etanolo presente nel sangue di una persona.
Tramite questo strumento, pertanto, è possibile rilevare la quantità di alcol presente nell’aria espirata ma non ancora metabolizzata dall’organismo.
In questo articolo andremo ad analizzare tutto ciò che c'è da sapere sull'alcol test, sul suo funzionamento, sulle sanzioni previste per chi guida in stato di ebbrezza, vedremo cosa accade in caso di rifiuto di fare l'alcol test e l'obbligatorietà del test in caso di incidente.
In Italia, il limite legale di alcol nel sangue è di 0,5 grammi per litro di sangue (0,5 g/l).
Con un livello di alcolemia pari a 0,5 g/l, che rappresenta il massimo consentito dal Codice della Strada e che non dovrebbe mai essere raggiunto se si intende guidare:
Per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la patente da meno di tre anni, e per i conducenti professionali, il limite è ancora più severo: zero alcol nel sangue. Questo significa che anche una piccolissima quantità di alcol può comportare gravi conseguenze legali.
Il quadro normativo italiano sulla guida in stato di ebbrezza è regolato dagli articoli 186 e 186-bis del Codice della Strada.
Questi articoli definiscono i limiti di alcol nel sangue, le sanzioni per chi guida oltre tali limiti e le procedure per l'accertamento dello stato di ebbrezza. Le sanzioni sono state inasprite nel corso degli anni per dissuadere i conducenti dal mettersi al volante dopo aver bevuto.
Ma andiamo a vedere quali sono le sanzioni previste dal nostro Codice della Strada.
Guidare in stato di ebbrezza è considerato un reato grave.
Se un conducente viene fermato e il suo tasso alcolemico supera i limiti consentiti, rischia non solo una multa salata ma anche la sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto.
Le sanzioni variano a seconda del livello di alcol nel sangue.
Per un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l, si rischia una multa da 532 a 2.127 euro e la sospensione della patente da tre a sei mesi.
In alcuni casi, chi guida in stato di ebbrezza rischia anche l’arresto: se il tasso è tra 0,8 e 1,5 g/l, la multa va da 800 a 3.200 euro, con sospensione della patente da sei mesi a un anno e l'arresto fino a sei mesi.
Per tassi superiori a 1,5 g/l, la multa varia da 1.500 a 6.000 euro, la sospensione della patente da uno a due anni e l'arresto da sei mesi a un anno. Inoltre, nei casi più estremi, può anche essere disposta la confisca del veicolo.
Ma come funziona l’etilometro?
Andiamo a scoprire come si effettua, praticamente, un alcol test.
Esistono diversi tipi di alcol test ma quelli più comuni - e maggiormente utilizzati dalle forze dell’ordine - sono il classico palloncino, l’etilometro a fiala, o quello per il quale vengono utilizzati campioni di saliva o urina.
Il più moderno è senza dubbio l’etilometro digitale.
Il funzionamento è molto semplice: il soggetto chiamato a sottoporsi all’alcoltest soffia in una sonda che contiene una soluzione chimica reattiva all'etanolo.
L'aria espirata finisce in un palloncino, come nell'alcol test a fiala.
Diversamente, l'etilometro digitale ha un boccaglio attraverso cui il conducente soffia e un display che mostra i risultati.
Questo esame viene eseguito due volte, con un intervallo di 5 minuti tra le prove.
Gli etilometri sono molto accurati e sono tarati per fornire risultati affidabili e l'intero processo è piuttosto rapido e semplice.
Oltre agli etilometri utilizzati dalle forze dell'ordine, esistono anche dispositivi portatili che possono essere acquistati da chiunque.
Questi alcol test portatili sono utili per chi vuole monitorare il proprio livello di alcol nel sangue e assicurarsi di essere sotto il limite legale prima di mettersi alla guida.
Sono piccoli, facili da usare e, pur non essendo precisi come quelli professionali, possono comunque fornire un'indicazione utile del proprio stato.
È importante però ricordare che il risultato fornito da un dispositivo portatile non ha valore legale e, in caso di controllo, fa fede solo il test eseguito con l'etilometro delle forze dell'ordine.
Vero è, però, che, pur essendo una pratica molto poco invasiva e fastidiosa, non è raro incappare in qualcuno che - alla richiesta specifica del controllore - pensa di poter evitare di assoggettarsi a tale controllo.
Ma quali sono le conseguenze?
La legge italiana prevede sanzioni severe anche per il rifiuto di sottoporsi al test.
Chi si rifiuta di fare l'alcol test rischia le stesse sanzioni previste per chi ha un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.
Questo significa una multa da 1.500 a 6.000 euro, la sospensione della patente da uno a due anni e l'arresto da sei mesi a un anno. Inoltre, il rifiuto può comportare anche la confisca del veicolo.
Il rifiuto viene quindi trattato come un'ammissione di colpevolezza e non è una via di scampo dalle conseguenze legali.
In caso di incidente stradale, l'alcol test diventa obbligatorio.
Se un conducente infatti è coinvolto in un incidente, sia che lo abbia provocato o ne sia solo vittima, le forze dell'ordine sono tenute a effettuare l'alcol test su tutti i coinvolti.
Questo serve a determinare se uno dei conducenti era sotto l'influenza di alcol al momento dell'incidente. Se il test risulta positivo, le sanzioni saranno applicate in base ai livelli di alcol riscontrati nel sangue, come descritto in precedenza.
Dal 2011, i locali pubblici che rimangono aperti oltre le ore 00:00 hanno l'obbligo di mettere a disposizione dei clienti un etilometro.
Questo obbligo è stato introdotto con il Decreto Legge 117/2007, convertito nella Legge 160/2007, e successive modifiche. L'obiettivo è quello di permettere ai clienti di verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, contribuendo così a prevenire incidenti stradali legati all'alcol.
I gestori dei locali devono inoltre esporre cartelli che informano i clienti della presenza dell'etilometro e dei limiti di legge.
Come già accennato, per i neopatentati e i conducenti professionali le conseguenze della guida in stato di ebbrezza sono ancora più severe.
Per i neopatentati, il limite di alcol nel sangue è zero. Questo significa che anche una minima traccia di alcol può comportare sanzioni.
Le multe per i neopatentati possono arrivare fino a 6.000 euro e la sospensione della patente può durare fino a due anni.
Per i conducenti professionali, oltre alle sanzioni pecuniarie e alla sospensione della patente, ci sono anche ripercussioni sul lavoro, poiché la sospensione della patente può impedire di svolgere la propria attività lavorativa.
La prevenzione è la chiave per evitare di mettersi nei guai.
Se si ha bevuto, la soluzione più sicura è non mettersi al volante.
Si può scegliere di utilizzare i trasporti pubblici, chiamare un taxi o un'auto a noleggio con conducente, o ancora organizzarsi con un amico sobrio che possa accompagnare a casa.
Esistono anche servizi di autisti a domicilio che possono guidare l'auto del cliente e portarlo a casa in sicurezza.
Molti locali pubblici, negli anni scorsi, hanno, inoltre, pubblicizzato un proprio servizio di navetta a favore dei clienti per rendere più sicuro il rientro alle proprie abitazioni.
Ricordiamo che, purtroppo, la guida in stato di ebbrezza è una delle principali cause di incidenti stradali, spesso con esiti tragici.
Le leggi in materia sono severe e le conseguenze legali possono essere devastanti.
Appare, pertanto, fondamentale essere consapevoli dei limiti di alcol nel sangue consentiti e delle sanzioni previste per chi li supera.
Gli alcol test sono strumenti efficaci per garantire la sicurezza sulle strade e, spesso e volentieri, rappresentano un deterrente ma la responsabilità principale rimane sempre nelle mani dei conducenti.
Non guidare dopo aver bevuto è una semplice regola che può salvare vite.
Essere responsabili e prendere decisioni consapevoli è essenziale per la sicurezza stradale di tutti.
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