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10/05/2025
Il Cruise Control, noto in italiano come regolatore di velocità, è un sistema sempre più diffuso nelle moderne automobili.
La sua funzione è semplice: mantenere automaticamente una velocità costante senza dover tenere il piede sull’acceleratore. Si tratta di una tecnologia nata per rendere più comoda la guida, in particolare nei lunghi viaggi in autostrada.
Nonostante sia ormai presente su molte auto, non tutti conoscono bene come funziona o come si usa. Questo articolo offre una panoramica completa, pensata per chi ha poca familiarità con il cruise control ma vuole imparare a usarlo in modo sicuro ed efficace.
L'invenzione del cruise control si deve a Ralph Teetor, un brillante ingegnere meccanico non vedente.
Pochi sanno che l’idea nacque da un'esperienza personale: durante un viaggio in auto come passeggero, Teetor rimase infastidito dallo stile di guida dell’amico al volante, che continuava ad accelerare e frenare mentre parlava.
Ogni volta che il conducente, per interagire, distoglieva l’attenzione dalla strada era portato a rallentare, poi accelerava di nuovo quando tornava a concentrarsi sulla guida. Questo continuo “stop & go” creava fastidiose oscillazioni del corpo, specie per i passeggeri. Fu proprio questa situazione a far nascere l’intuizione: progettare un sistema capace di mantenere automaticamente una velocità costante sulle lunghe distanze.
Grazie alle sue competenze in ingegneria, Teetor sviluppò un primo prototipo, che brevettò il 22 agosto 1950, chiamato Speedostat.
Nel 1958, Chrysler fu la prima casa automobilistica a proporlo come optional su un modello di lusso. Il successo fu immediato: già l’anno seguente, il sistema fu esteso a tutta la gamma.
Nel 1960, anche Cadillac - divisione di General Motors - adottò la tecnologia dandole il nome con cui è oggi conosciuta: Cruise Control.
La vera diffusione di questo sistema, però, arrivò nel 1973, in seguito alla crisi petrolifera causata dall’embargo imposto dai paesi dell’OPEC agli Stati Uniti.
In un’epoca in cui il risparmio di carburante divenne fondamentale, il cruise control si rivelò un alleato prezioso.
Gli studi dimostrarono, infatti, che, grazie ai nuovi limiti di velocità e all’uso di questo dispositivo, era possibile risparmiare fino a 167.000 barili di petrolio al giorno sulle strade americane.
Da quel momento, il cruise control passò da optional di lusso a tecnologia di utilità diffusa. A partire da luglio 2024, con l’entrata in vigore del Regolamento UE 2019/2144, il cui scopo è migliorare la sicurezza stradale, questo ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) è diventato obbligatorio su tutte le nuove auto.
Per mantenere la velocità desiderata, il cruise control interviene su un componente fondamentale del motore: la farfalla (o più tecnicamente, il corpo farfallato).
Questa è essenzialmente una valvola che regola il flusso d'aria verso le camere di combustione del motore.
Quando il cruise control è attivo, una centralina elettronica comanda l'apertura o la chiusura della farfalla e, contemporaneamente, la quantità di carburante iniettato.
Modulando l'aria che entra, si controlla la potenza generata dal motore e, di conseguenza, si mantiene costante la velocità del veicolo.
L'attivazione del sistema è molto intuitiva: una volta raggiunta la velocità desiderata, è sufficiente premere un pulsante dedicato (spesso con l'indicazione "SET" o un simbolo simile).
Da quel momento, l'auto manterrà quella velocità grazie al controllo elettronico sulla farfalla e sull'iniezione.
Per piccole correzioni, si possono usare i pulsanti "+" e "–", solitamente posizionati vicino a quello di attivazione, per aumentare o diminuire leggermente la velocità impostata.
Il sistema si disattiva automaticamente se si preme il pedale del freno, quello dell'acceleratore o, nelle auto con cambio manuale, la frizione, restituendo il pieno controllo al conducente.
Nelle auto con cambio automatico, il Cruise Control offre un vantaggio in termini di comodità rispetto al cambio manuale.
Il motivo è che la trasmissione automatica gestisce i cambi marcia senza richiedere l'intervento sulla frizione, permettendo al Cruise Control di restare attivo anche in salita o in fase di ripresa. Nelle auto manuali, invece, l'uso della frizione lo disattiva.
Il cruise control classico, pur essendo comodo, presenta un limite: mantiene la velocità fissa agendo sulla farfalla per quel valore, richiedendo quindi l'intervento manuale del guidatore quando ci si avvicina a veicoli più lenti, a curve strette o rotatorie.
Per ovviare a questa necessità di intervento, è stato introdotto il Cruise Control Adattivo (ACC - Adaptive Cruise Control).
Questo sistema più sofisticato (Intelligent Speed Assistance - ISA) non si limita a mantenere la velocità ma la adatta in base al traffico.
Utilizzando sensori, come radar o telecamere (spesso integrati nella parte anteriore del veicolo), l'ACC rileva la presenza di altri veicoli che precedono, attivando la funzione freno.
Infatti, se l'auto davanti viaggia a una velocità inferiore, l'ACC riduce automaticamente l'andatura (agendo non solo sulla farfalla ma anche, se necessario, sui freni) per mantenere una distanza di sicurezza predefinita.
Non appena la strada si libera o il veicolo davanti accelera, il sistema riporta l'auto alla velocità di crociera scelta in origine.
L'ACC ha fatto la sua comparsa verso la metà degli anni '90 e si è diffuso anche grazie a sistemi capaci non solo di regolare il motore tramite la farfalla ma anche di intervenire attivamente sui freni, permettendo rallentamenti più efficaci quando necessario.
Nel corso del tempo, questa tecnologia è stata ulteriormente affinata portando alla creazione di versioni avanzate con funzione "stop and go".
Questi sistemi sono particolarmente utili poiché sono in grado di gestire autonomamente l'arresto completo del veicolo, e la successiva ripartenza, seguendo il flusso del traffico.
In sintesi, quindi, mentre il cruise control tradizionale offre un valido aiuto nel mantenere una velocità costante tramite il controllo della farfalla, l'Adaptive Cruise Control rappresenta un passo avanti significativo, aumentando comfort e sicurezza grazie alla sua capacità di adattarsi dinamicamente, potendo intervenire anche sui freni, alle condizioni del traffico.
Sebbene sia un sistema utile, il cruise control presenta indubbiamente delle limitazioni.
In particolare, il suo impiego è sconsigliato in condizioni di traffico congestionato o su percorsi montuosi caratterizzati da pendenze accentuate (salite e discese).
In scenari come questi, la gestione manuale del veicolo da parte del conducente rimane l'opzione più sicura ed efficace.
È bene sottolineare, pertanto, che, nonostante l'assistenza offerta dal sistema, il conducente mantiene sempre la piena responsabilità del controllo del veicolo.
La distrazione alla guida è severamente proibita; è indispensabile rimanere costantemente attenti, con le mani sul volante e pronti a intervenire tempestivamente in caso di imprevisti o situazioni di emergenza.
Il cruise control adattivo (ACC) per moto funziona in modo analogo permettendo di impostare una velocità desiderata e, come per le autovetture, consente anche di regolare su più livelli, tramite un apposito comando, la distanza dal veicolo che precede; il livello minimo garantisce comunque un ampio margine di sicurezza.
Un indicatore sul cruscotto conferma l'identificazione del veicolo antistante, permettendo alla moto di adeguarsi all'andatura del traffico e mantenere la distanza impostata.
Se il veicolo davanti aumenta la velocità, la moto accelera autonomamente fino al raggiungimento del valore prefissato.
In caso di rallentamento o frenata, il sistema riduce la velocità del mezzo.
È importante sottolineare che, in caso di frenata brusca, viene emesso un avviso che richiede l'intervento del guidatore sui freni.
Questo si differenzia dalle auto poiché una frenata automatica improvvisa e intensa su una moto potrebbe risultare pericolosa.
Il cuore di questa tecnologia è il radar, solitamente una superficie scura e rettangolare integrata nella parte anteriore della moto.
Tramite la trasmissione e ricezione di onde radio, il radar rileva costantemente la distanza dai veicoli antistanti. Queste informazioni vengono inviate a una centralina che, elaborandole insieme alla velocità della moto e altri dati dinamici, determina la distanza da mantenere.
L'ACC sulle moto offre una notevole comodità nei lunghi viaggi in condizioni di traffico scorrevole.
Vero è, però, che, in situazioni di traffico intenso, la gestione può diventare stressante a causa della necessaria distanza di sicurezza, che può portare altri veicoli a inserirsi nello spazio tra la moto e il mezzo che la precede.
Il cruise control rappresenta una delle innovazioni più utili tra i dispositivi di assistenza alla guida.
L'impiego abituale del Cruise Control, infatti, migliora l'esperienza di guida sotto diversi aspetti.
Dal punto di vista economico, l'andatura costante ottimizza l'efficienza del carburante.
Sul piano pratico, aiuta a rispettare i limiti di velocità, evitando così sanzioni.
Ma soprattutto, contribuisce a un viaggio più sereno e confortevole, riducendo l'affaticamento del guidatore, un beneficio particolarmente apprezzabile nei lunghi tragitti autostradali.
Come abbiamo potuto osservare, la sicurezza stradale ha compiuto passi da gigante negli ultimi anni, grazie a una rapida evoluzione tecnologica che ha equipaggiato i veicoli con sistemi di assistenza alla guida sempre più sofisticati.
Per questo motivo, guidare un'auto di recente immatricolazione, dotata delle più moderne innovazioni in termini di sicurezza attiva e passiva, è oggi più importante che mai.
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